La guerra, in Ucraina , c’è da sempre. Non è iniziata il 24 febbraio scorso. L’invasione ordinata da Putin è solo l’ultima di una lunga serie di azioni russe contro il popolo ucraino. Per capire le ragioni di una guerra ci può aiutare solo la storia politica. Il biennio 1989-1991 è il periodo da cui partire. Il 9 novembre 1989 viene giù il Muro di Berlino e il 26 dicembre 1991 si dissolve l’Unione Sovietica. Finisce la Guerra Fredda e inizia una fase storica che è stata oggetto di numerose interpretazioni ma che sembrava, e sottolineo sembrava, potesse essere caratterizzata dall’unipolarità, dalla presenza di un’unica grande potenza mondiale: gli Stati Uniti d’America. Dopo il 1989-1991 , biennio che fu segnato anche dalla riunificazione della Germania nel 1990, la transizione politico-istituzionale dal regime comunista alla democrazia degli Stati del Patto di Varsavia e delle repubbliche ex-sovietiche fu complessa e diversificata. Restando alle repubbliche ex sovietiche, che son
Secondo il governo greco i tedeschi devono alla Grecia 278,7 miliardi di Euro per l'occupazione nazista durante la seconda guerra mondiale. Una cifra enorme che è ben superiore a quella che Atene deve all'Unione Europea, alla Banca Centrale Europea e al Fondo Monetario internazionale (240 miliardi circa). Si tratta di una duplice richiesta che riguarda i risarcimenti per le vittime di guerra e un rimborso per il prestito forzoso che la Grecia dovette pagare durante l'occupazione nazista nel 1942-1944 , ovvero 476 milioni di marchi. Quest'ultima cifra è, tuttavia, difficile da calcolare con la moneta di oggi, si attesterebbe in ogni caso intorno a 8-11 milioni di euro, compresi gli interessi.
"La Crimea è persa definitivamente e Putin merita rispetto” quest’affermazione del viceammiraglio e capo della Marina tedesca Kay-Achim Schönbach ha complicato la posizione del governo tedesco rispetto al conflitto in Ucraina. La ministra della difesa Christine Lambrecht (SPD) ha subito chiesto le dimissioni del viceammiraglio che sono puntualmente arrivate. Eppure la questione aperta da Kay-Achim Schönbach resta attuale, in particolare in relazione al ruolo internazionale della Repubblica Federale. La Germania è da tempo alla ricerca di un profilo internazionale attivo e, nel caso specifico dell’Ucraina, di mediazione tra la Russia e gli Stati Uniti d’America. Nel dibattito politico tedesco il tema è controverso. Anche il Ministro-Presidente della Baviera, il cristiano-sociale Markus Söder, in una lunga intervista alla Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung, ha affermato non solo che le sanzioni alla Russia non possono essere l’unica soluzione ma che l’Occidente deve porsi defini
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